Credazzo, nella chiesa di San Lorenzo Giovanin Toè suona ancora il “campanò” come una volta

Una tradizione antica, quella del “campanò”, sentita ancora oggi dalla gente di Credazzo, ma non solo. Ogni anno, nel giorno di San Lorenzo e nei precedenti, un motivetto risuona in paese per festeggiare l’omonima ricorrenza. 

A comporlo, “pizzicando” le campane della chiesetta che porta il nome del santo, è Giovanni Dal Toè (nella foto),  per il tutto paese Giovanin Toè,  come ci tiene a sottolineare.

E’ lui l’ultimo erede di una tradizione che da generazioni accompagna la storia di Farra di Soligo. “E’ una tradizione vecchissima, non saprei dire da quanto esiste – racconta Giovanni – Suono il campanò da quando avevo otto anni, da bocie venivamo qui con i più grandi e da allora non ho più smesso”.

Un’usanza che nonostante lo scorrere del tempo è capace di attrarre ancora un gran numero di fedeli alle due messe del giorno di San Lorenzo. 

“E’ vero, sono molto frequentate. Ogni anno invito a concelebrare anche un vescovo o un sacerdote esterno – conferma don Brunone De Toffol, parroco del paese – Quest’anno alla messa delle 7 sarà presente don Gianluigi Papa, ancora per poco rettore del Seminario vescovile di Vittorio Veneto e presto arciprete del duomo di Sacile, mentre a quella delle 10, come da cinque anni a questa parte, sarà con noi don Damiano Ruben Elmisi Ilari da Bolzano”. 

Una tradizione unica nel Quartier del Piave. “Un tempo noi ragazzi ci siedevamo uno accanto all’altro, ci davamo il cambio e suonavamo il campanò uno alla volta”, ripercorre lo storico campanaro.

La speranza è che qualcuno un giorno possa raccogliere l’eredità di Giovanni e portare avanti una tradizione che ormai è un appuntamento fisso dell’estate farrese nella chiesa di San Lorenzo, edificio che forse merita maggiore riconoscimento, come ribadisce don Brunone. 

“Spesso la chiesa viene utilizzata per sponsorizzare la candidatura delle colline del Prosecco a patrimonio Unesco, ma non viene mai citata nelle guide e la gente non sa nemmeno dove si trovi – osserva amareggiato il religioso – Credo si debba dare più valore a questo edificio come alle altre chiesette presenti a Farra di Soligo, l’ha ribadito anche il vescovo Corrado Pizziolo sabato scorso, durante la presentazione degli studi del professor Giorgio Fossaluzza sull’arte sacra medievale presente in paese”.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto e video: Nicola Casagrande © Qdpnews.it).
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