Sfide e prospettive dell’accoglienza turistica nell’Alta Marca Trevigiana dopo il riconoscimento Unesco con Alberto Stocco

L’Alta Marca Trevigiana è veramente pronta ad accogliere i turisti che si prevede possano arrivare in gran numero per ammirare il paesaggio delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene dopo il riconoscimento Unesco?

Ne abbiamo parlato con Alberto Stoccotitolare di Ca’ del Poggio, una realtà trevigiana d’eccellenza nel campo della ristorazione e dell’accoglienza, incastonata nello splendido scenario del Comune di San Pietro di Feletto.

“Faccio parte di un grande movimento in crescita – ha spiegato Alberto Stocco – dove siamo in molti ad eccellere in diversi settori. La nostra realtà gode di una terrazza, oserei dire naturale, sulle colline del Prosecco e oggi ne è diventata un piccolo simbolo anche per il fatto che, sportivamente, siamo stati conosciuti molto presto per il passaggio del Giro d’Italia”.

“Oggi siamo diventati una meta per molti turisti che vengono a scoprire le nostre colline che, partendo da Conegliano, entrano proprio nel cuore di questo territorio e arrivano a Valdobbiadene – prosegue il titolare di Cà del Poggio – Sicuramente, il riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità ha fatto sì che, di colpo, siamo stati geolocalizzati e trovabili. Ecco che questo ci permette di crescere e insieme stiamo diventando un’attrazione turistica importante. Però, non dobbiamo dimenticarlo, voglio ricordare che Patrimonio dell’Umanità Unesco significa tutelare un territorio. Noi dobbiamo essere promotori di questo movimento ma dobbiamo anche preservare tutto quello che abbiamo intorno”.

“Ogni giorno cerchiamo di comprendere le aspettative di un cliente – prosegue Alberto Stocco – Intanto, ci mettiamo nell’ottica che il nostro ospite non deve essere solo un ospite locale ma, ormai, un ospite mondiale. Quello che deve trovare qui è ciò che può trovare in giro per il mondo: è questo quello che cerca il turista di oggi, allineato su una serie di servizi. Attraverso i portali online, ormai, abbiamo la fortuna di avere delle recensioni molto attente e precise che fanno sì che la nostra struttura sia sempre di altissimo livello. Quando centriamo queste recensioni, qualsiasi canale sia coinvolto, questo esprime un giudizio internazionale. Questo è quello che dobbiamo dare: dobbiamo essere internazionali”.

“Il segmento della nostra ristorazione – conclude il titolare di Ca’ del Poggio – ha una tradizione enorme con ristoranti che hanno avuto negli anni dei richiami importantissimi. Davanti a questo dobbiamo dire che abbiamo avuto dei ricambi generazionali importanti che hanno portato ad avere un’offerta sul territorio davvero significativa. Diciamo che non abbiamo avuto le attenzioni necessarie a livello nazionale perché queste eccellenze potessero essere marchiate e fregiate anche con un riconoscimento di valore”.

“Io penso che, oggi – afferma Stocco – anche grazie al fatto che siamo diventati patrimonio dell’Umanità, e avendo accentrato l’attenzione su questo territorio ancor di più, vedrete che arriveranno dei riconoscimenti importanti anche perché i professionisti non mancano e tutti lavorano ottimamente con i prodotti e con le eccellenze del territorio. Sicuramente il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg è una delle eccellenze, ma sono molti i giacimenti agroalimentari territoriali. Abbiamo di tutto: formaggi, miele, olio e tante cose che, pian pianino, stiamo riscoprendo perché questa è la richiesta che fanno i nostri ospiti. Tornando al segmento del turismo, dobbiamo capire che, quando un ospite viene nel nostro territorio, vuole portarsi a casa un pezzo dello stesso che può essere culturale, enogastronomico o anche solo il fatto di trovare della gente che è pronta ad accoglierlo”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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