Vittorio Veneto, a tavola con le tradizioni: la frittura di ‘marsòn’, detta anche ‘frittura dei poveri’

Vista la vicinanza dei nostri territori con il mare e la numerosa presenza di piccoli torrenti, nella cucina tipica dell’Alta marca trevigiana erano presenti anche piatti a base di pesce.

Nei secoli scorsi  la pesca era fatta con le reti, solo in epoca più recente si è passati alle tradizionali canne che prendono il nome dal legno con cui erano fabbricate: spesso erano di piccole dimensioni, vista anche la poca distanza che separa le due sponde nei nostri fiumi.

Uno dei pesci più pescati, vista anche la massiccia presenza nei nostri fiumi e torrenti, era il ‘marsòn’, in italiano scazzone o scorfano di acqua dolce.

Per i più piccoli questa attività diveniva un vero e proprio gioco, una sorta di nascondino con i pesci.

I bambini di Vittorio Veneto, ad esempio, andavano lungo le rive del fiume Meschio, armati di forchetta, e, dopo aver individuato un sasso sotto il quale poteva essere nascosto il pesce, lo alzavano e infilzavano.

Proprio da un gioco è nato un piatto molto conosciuto dei nostri territori: la frittura di marsòn o anche chiamata frittura dei poveri.

Vista la piccola dimensione del pesce era necessario pescarli in grossa quantità.

Esistono diverse varianti per cucinarli a seconda delle zone, una volta a casa venivano lavati, passati nella farina ancora vivi e poi fritti in olio.

Nella maggior parte dei casi la farina usata era quella gialla di granoturco, in modo tale che rimanessero più croccanti.

Di questo pesce non veniva scartato nulla e venivano mangiati sia la testa che la coda, nella maggior parte dei casi serviti con la polenta.

Bisognava però fare attenzione nel mangiarli, perché all’interno del pesce si trovava una protuberanza dura come un sasso, che poteva anche rompere un dente: da qui nasce il detto ‘sei un marsòn’, per indicare una persona poco furba o anche ‘ghe son cascà come un marsòn’, per riferirsi a qualcosa che ci ha fatto prendere un abbaglio.

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Foto: Web e archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts