Ritrovato negli Stati Uniti il perduto codice quattrocentesco degli Statuti di Ceneda. Una riproduzione donata alla Diocesi

Risale al settembre del 2015 il ritrovamento da parte del giovane studioso di Vittorio Veneto Massimo Della Giustina (nella foto) del perduto codice quattrocentesco degli statuti di Ceneda. Il codice fu voluto dal vescovo Pietro Lionnel 1474. Con l’arrivo della Serenissima furono poi redatti dei nuovi statuti che restarono in vigore sino alla caduta della Repubblica nel maggio del 1797.

massimo della giustina dottore

Sfortunatamente si persero le tracce del codice subito dopo la prima guerra mondiale, che fu poi ritrovato dallo studioso vittoriese in una biblioteca negli Stati Uniti. L’autore, non nuovo alla ricerca d’archivio, ha ricostruito nei dettagli le vicende dalle origini sino ai giorni nostri. Hanno collaborato alla ricerca anche Pier Carlo Begotti e Luigi Zanin, che si sono occupati, rispettivamente, della contestualizzazione storica-temporale e dell’analisi normativa. 

Da questi studi ne è sorto un libro dal titolo “Statuti di Ceneda: il codice originale del 1474 con le addizioni e le aggiunte sino al 1609”. Nella seconda parte del volume sarà presente la trascrizione integrale del codice. Il codice, che ha rappresentato per più di quattrocento anni la legge fondamentale per gli uomini di Ceneda, uscirà per TiPi Edizioni (marchio editoriale della storica “tipografia Piave”) di Belluno, per la collana Inventa Tradere. La presentazione si terrà venerdì 9 giugno 2017 alle ore 20:30 nell’aula magna del Seminario di Vittorio Veneto.

L’autore ne ha inoltre prodotto un facsimile, identico all’originale, interamente finanziato dal Circolo vittoriese di ricerche storiche. Il facsimile verrà donato il giorno della presentazione alla Diocesi e successivamente ospitato nel Museo della Cattedrale, restituendo così una preziosa memoria alla comunità.

(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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