Chi ha detto che a vedere il foliage in Cansiglio si va solo col bel tempo? Una giornata uggiosa, con la bruma che sale tra gli alberi e il cielo coperto, può essere ideale per godere di un’atmosfera degna di una fiaba tra mistero e bellezza. Imboccando la provinciale a Fregona e dirigendosi verso la piana, quindi verso la provincia di Belluno, è possibile osservare come l’arrivo dell’inverno abbracci la foresta scendendo dall’alto verso valle, colorandola di rosso. Salendo di quota, già all’altezza de La Crosetta, i colori dei faggi cambiano e diventano più scuri.
In genere, concluso il periodo dei bramiti, la Foresta del Cansiglio diventa più silenziosa e anche un po’ meno frequentata: sui sentieri (ma anche fuori da essi) c’è chi raccoglie foglie particolari, chi fotografa gli scorci variopinti e chi semplicemente si rilassa facendo una passeggiata in tranquillità. In questa riserva di circa settemila ettari, c’è modo di svolgere queste attività senza incontrare nessuno: basta scegliere, tra i tanti itinerari a disposizione, quello meno conosciuto e un orario e una data che non sia la domenica mattina.
Sedendosi in mezzo alla foresta in questo periodo si percepisce un rumore come di pioggia: sono le migliaia di foglie che cadono ogni minuto e che ricoprono il suolo fangoso per la pioggia o per il gelo notturno.
Abbiamo spiegato in un precedente articolo (questo) come sia possibile ottenere degli specifici benefici fisici passeggiando in natura: è comunque molto importante distinguere tra la classica passeggiata e la così detta “immersione in foresta”, una disciplina di provenienza orientale inserita in un preciso contesto ambientale, che viene selezionato sulla base di una valutazione scientifica.
Anche senza salire fino in Cansiglio, ci sono molti altri itinerari che consentono di osservare tutti i colori di questo fenomeno: anche all’Oasi delle Fontane Bianche, ai Palù di Sernaglia e Moriago, negli itinerari lungo la Via dell’Acqua, da Segusino a Vittorio Veneto, sul Praderadego, nei parchi lungo il Piave, sul Monfenera, nelle aree boschive di Monfumo e dei Colli Asolani, sul Monte Grappa e sul Cesen.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it)
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