La scoperta di una pianta “anomala” nelle nostre colline: il faggio secolare di Castelcucco

faggio

Nel rendere agibile il sentiero detto “delle scalette” che dalla Val dea Tor porta al colle Muson, impercorribile dal taglio recente di alcuni alberi, è stato scoperto un gigantesco faggio secolare sul quale si sono appuntati gli sguardi dei volontari.

Dai primi rilievi operati dagli esperti, la sua età supererebbe di poco i 350 anni e la sua identità sarebbe rimasta ancora sconosciuta, se non fosse per l’iniziativa di alcuni volontari capeggiati dal sindaco di Castelcucco, Adriano Torresan.

Da qui l’idea di etichettare “monumentale” questa pianta appartenente alla famiglia delle Fagaceae originarie dell’Europa, delle Americhe, del Giappone e della Cina che possono arrivare ad un altezza dai 30 ai 35 metri; non tanto per la forma quanto per la sua presenza nel territorio.

“L’iniziativa sarebbe individuare un piano di riordino forestale per individuarne lo strumento urbanistico anche se esistono delle difficoltà nei mappali” commenta il sindaco di Castelcucco.

Dalla Stazione del corpo forestale dello Stato Asolo-Monte Grappa si stanno avviando le pratiche in collaborazione con il Comune per il riconoscimento di pianta monumentale attraverso il trasferimento alla Regione Veneto.

La scoperta di questo esemplare di flora presente nel nostro territorio viene considerata “anomala” per la sua presenza in un ambiente collinare a quota duecento metri. Queste piante, a detta degli esperti forestali, si possono infatti trovare in ambienti montani ad altezze molto più elevate con un clima oceanico caratterizzato da un’elevata umidità, visto che teme gli sbalzi di temperatura.

 

(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Castelcucco).
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