A Segusino il tempo pare scorrere più lentamente: il paese si sviluppa verso l’alto con le comunità di Stramare e Milies e qui l’occhio si perde nella distesa di prati e pascoli.
In un ambiente come questo è inevitabile un approccio alla natura più sincero e profondo e a raccontarlo è la giovane Martina Lio, originaria di Segusino, che sogna una vita diversa da molti suoi coetanei.
“Ho sempre avuto un grande amore per gli animali: da piccola aiutavo la mia famiglia a San Vito di Valdobbiadene e pian piano mi hanno insegnato i primi rudimenti del mestiere – spiega -, da adolescente mio papà mi ha regalato le prime due caprette e da lì non ho più smesso di impegnarmi attivamente”.
Martina si occupa sia degli animali sia dell’orto e delle piante da frutto presenti nella sua proprietà a Valpiana di Milies, al momento si tratta di una passione che coltiva parallelamente alla sua vita lavorativa ma il sogno è proprio quello di farla diventare la prima occupazione: “Mi piace dare una mano a mio papà a prendersi cura delle patate di Milies o dei meli, sto pensando di sperimentare anche qualche innesto e una coltivazione di frutti rossi: si parte sempre per gioco, poi se si è convinti le cose vengono da sé”.
Un luogo calmo e a contatto con la natura come Valpiana porta gli abitanti a interessarsi a questo genere di attività. Martina non è l’unica giovane a cimentarsi in un lavoro duro che non conosce festività o maltempo: “Conosco altre ragazze che hanno la mia stessa passione e il mio fidanzato mi aiuta a portare avanti il mio sogno: gestendo una cinquantina di capre camosciate è chiaro che ha il mio stesso stile di vita“.
Chi ha a che fare con gli animali sa che deve rispettare le leggi non scritte della natura: nessun Natale o vacanza estiva hanno la priorità sulla mungitura o il raccolto e Martina conferma che è fondamentale avere una grande convinzione nel voler intraprendere una strada di questo tipo.
Parlando con Martina Lio è semplice capire perché il suo sia un mestiere duro: scoraggiarsi è facile, soprattutto perché molte cose non dipendono esclusivamente dall’uomo. Il tempo avverso si somma ai lupi che amano sfidare la buona volontà degli allevatori: nella lotta alla pratica più ingegnosa, per ogni mano che costruisce recinti sempre più alti, c’è una zampa che tenta di superarli per ghermire galline o pecore e capre.
“A dire il vero la questione lupi è ben chiara da queste parti: – precisa – nonostante le dicerie su un loro aumento esponenziale, sappiamo che sono sempre gli stessi a girare tra i nostri terreni, li vediamo con le fototrappole. Quest’anno sta andando bene, altri anni abbiamo perso qualche animale ma sappiamo conviverci“.
(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it© riproduzione riservata).
#Qdpnews.it