San Fior è l’unico luogo in Italia ad avere sia una piazza che una scultura dedicata al celebre inventore Guglielmo Marconi: è quanto emerso nella tarda mattinata di oggi, sabato 30 aprile, nel corso della cerimonia di inaugurazione di un busto realizzato dallo scultore Carlo Balljana, posizionato all’esterno della sede municipale.
Il busto è stato realizzato dal noto scultore Carlo Balljana, il quale ha riferito di aver voluto raffigurare l’inventore nell’età della giovinezza, ovvero negli anni dell’impegno nei confronti della creazione tecnica.
E anche ai giovani sembra essere indirizzato il nuovo busto il quale, come ripetuto da più parti, simboleggia la tenacia nell’inseguire e poi realizzare le proprie intuizioni. La cerimonia, infatti, ha visto la partecipazione attiva del Ccr (Consiglio comunale dei ragazzi), guidato da Filippo Fanton, e dei giovanissimi della scuola media “Sebastiano Barozzi” di San Fior, alla presenza della dirigente scolastica Loredana Buffoni.
All’appuntamento, oltre a sindaci e rappresentanti di varie amministrazioni comunali, tra i vari ospiti erano presenti anche il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, Guglielmo Nanni (presidente del Circolo filatelico “Guglielmo Marconi”) e Franca Lolli, assessore di Sasso Marconi, Comune nel bolognese che ha preso il proprio nome dallo stesso inventore. Presenti, inoltre, i componenti di diverse associazioni comunali, mentre il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha fatto pervenire una lettera, per congratularsi dell’iniziativa.
Dopo una prima parte esplicativa della vita di Marconi tenutasi nella sala polifunzionale, con un video realizzato dal Ccr, letture e piccole invenzioni proposte dagli studenti della scuola media, tutto per ripercorrere la vicenda personale e professionale dello studioso, la cerimonia si è trasferita all’esterno, con lo svelamento del busto, dopo la benedizione di don Domenico Valentino.
Un’iniziativa pensata per “ricordare le persone portatrici di valore”, secondo quanto riportato dal sindaco Giuseppe Maset.
Guglielmo Nanni, invece, ha ricordato quanto Marconi fosse stato addirittura precursore del concetto alla base del telefono cellulare, in grado di azzerare le distanze geografiche tra le persone, un concetto espresso già nel 1937, mentre si trovava a Chicago.
“Forse anche Marconi non si sarebbe aspettato di aver capito dove saremmo arrivati oppure saprebbe già quello che è il nostro futuro”, ha osservato Stefano Marcon.
Fatto sta che i messaggi di creatività, ingegno e tenacia ora saranno simboleggiati da questo nuovo busto in centro a San Fior.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it)
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