La storia di Argentina Bertuola, l’amata bidella della scuola, rivive nel progetto sociale “Ti racconto Giavera”

Il ricordo di Argentina Bertuola è ancora molto vivo tra le generazioni di scolari che hanno frequentato la scuola elementare e la scuola media di Giavera dagli anni ’60 in poi.

Era la bidella, come si diceva una volta, ed era amatissima, di buon cuore, dedita al lavoro per mantenere sé e i figli.

Unica rimasta in vita, dopo la morte prematura di otto fratelli, era di famiglia contadina e durante la Seconda Guerra Mondiale, a soli 18 anni, prestò servizio in un comando militare tedesco sulle pendici del Montello.

Nel 1949 sposò Camillo Pozzebon, che morì nel 1961, lasciando lei e due figli. Argentina fece l’operaia alla neonata Faram e poi trovò il posto fisso da bidella a scuola ed è qui che la spavalderia dei ragazzini, bravi e furbi a sottrarre caramelle merendine, si è incontrata con la genuinità, la generosità e la determinazione di questa donna.

Di Argentina resta solo una foto che la ritrae come testimone di nozze all’esterno della chiesa vecchia. Della sua vicenda ora c’è anche traccia scritta, grazie ad un opuscolo che ne racconta la storia. È il primo documento della collana “Ti racconto la tua storia”, realizzato da Comune di Giavera, Ulss 2 e Regione Veneto nell’ambito del progetto “In cammino tra terre, boschi e acque montelliane”.

“Appena insediati come amministrazione – spiega la vicesindaco Guglielma Baggio – avevamo in programma di prestare particolare attenzione alla popolazione anziana, in gran parte persone sole e con pochi contatti sociali. Nel 2015 abbiamo distribuito un questionario per intercettare le esigenze ed è emerso un forte desiderio di convivialità”.

Poco prima della pandemia il Comune ha partecipato ad un bando finanziato da Regione Veneto e Ulss 2, presentando un progetto che mette insieme ricordo, scrittura, lettura, ascolto e racconto: “La presenza di più soggetti e la proposta innovativa di dialogo tra generazioni è stata la chiave vincente – spiega Maurizia Bordin, sociologa e narratrice di comunità – Attraverso alcune interviste orali agli anziani del paese, ai laboratori di lettura itineranti che hanno coinvolto i bambini, abbiamo stimolato la memoria e la condivisione delle storie. È stato molto bello il contatto che si è realizzato durante gli ultimi centri estivi, facendo attenzione anche al paesaggio e alla custodia delle radici culturali”.

La pandemia ha frenato alcune iniziative, ma l’interesse è crescente, tanto che il Comune ha deciso di organizzare i trasporti per permettere agli anziani di partecipare alle iniziative. La storia della bidella Argentina è la prima messa nero su bianco.

Ne seguiranno altre, che saranno distribuite, come questa, gratuitamente in biblioteca e in municipio. La rilegatura è stata curata dagli ospiti di Casa Giulia e del Ceod Oami di Giavera.

Il progetto di invecchiamento attivo si è allargato anche a Facebook, con la pagina “Ti racconto Giavera”, dove storie e fotografie storiche fanno da base per una vera e propria banca della memoria.

(Fonte: Mirco Cavallin © Qdpnews.it)
(Foto: comune di Giavera).
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