Cento anni fa si insediava a Cornuda la Brotto Distillerie, una delle realtà venete più solide nel mondo della distillazione.
Ma la storia di questo marchio è ancora più antica, poichè l’attività fu avviata nel 1898 a Cittadella, in provincia di Padova, per passare nel 1921 a Cornuda, nel primo stabilimento di produzione che si trovava vicino alla stazione ferroviaria.
Successivamente ci fu il trasferimento in un’altra sede, lasciata quindici anni fa con l’apertura di un nuovo stabilimento nella zona industriale di Via del Lavoro. Inizialmente i Brotto di specializzarono nelle infusioni e nei macerati di erbe, di radici e di frutta.
Con l’evoluzione dell’industria del “bere”, la gamma dei prodotti è stata ampliata, con l’introduzione di liquori “storici”, tra cui va ricordato il Curacao ancora oggi molto richiesto. Negli anni Cinquanta l’azienda cominciò a distillare grappa da monovitigno, con metodi moderni per l’epoca, che sono alla base delle tre etichette della casa: Prosecco-Cartizze, Veneta, Asolana.
Dopo un secolo dall’arrivo a Cornuda, il marchio è ancora solidamente in mano ai discendenti di Cesare Brotto. L’attuale amministratore delegato porta il nome del nonno ed è figlio di Lino Brotto, che fu anche sindaco di Cornuda. A coadiuvarlo, nella conduzione aziendale, ci sono i figli Lino e Michele. La produzione di liquori, sciroppi di frutta, sorbetti al limone e limoncelli si è sviluppata particolarmente verso il mercato estero, molto richiesti dalle geletarie tedesche.
Le etichette Brotto sono contraddistinte dall’aquila in volo, che tra gli artigli sorregge una bottiglia. Il marchio di fabbrica è stato ispirato dal Monumento dell’Aquila, situato sulla collina della Rocca di Cornuda.
Un monumento ossario dedicato ai dragoni pontifici, caduti nella battaglia del 1848 contro gli austriaci, realizzato dallo scultore Antonio Carlini.
A piedi dell’obelisco è posata una grande aquila in bronzo; la coincidenza singolare è che il monumento fu inaugurato nel 1898, lo stesso anno in cui a Cittadella la distilleria spiccava il volo, storia ripercorsa oggi da Cesare Brotto, custode della memoria di famiglia.
“In quei tempi si facevano tutti quei liquori tipici come Latte di Giovane, Latte di Vecchia, Baciami Subito. Ma quello che era più interessante era il Curacao, che veniva estratto dall’olio delle arance ed era il prodotto che ha avuto più successo, anche perché personalizzato. Il Curacao ha cominciato a funzionare bene nel momento in cui le gelaterie lo hanno utilizzato per guarnire il gelato. Ha un gusto di lquore, però da molta più consistenza al gelato. Aiutava il gelatiere a dare più figura al suo prodotto, soprattutto in un’epoca in cui ancora nessuno cusava il liquore. Tanto è vero che il Curacao Brotto ha avuto un grosso sviluppo in Germania, dove le coppe di gelato sono intese come cibo e non come leccornìa, come si usava qui una volta. Soprattutto lo hanno utilizzavato i gelatai zoldani, per tanti anni. Tutt’ora abbiamo una buona clientela, visto che in Germania serviamo quasi cinquemila gelaterie”.
Cesare Brotto ricorda i primi passi mossi dall’impresa familiare, nel 1898. “Gli inizi sono a Cittadella, in una piccola azienda, che mio bisnonno aveva cercato di improntare. Poi è passata a mio nonno Cesare, che ha proseguito l’attività. Un fratello del nonno ha aperto qui a Cornuda una gelateria, che ha avuto il suo notevole peso nella diffusione del nostro prodotto. Per le grappe ci siamo specializzati nel monovitigno, o meglio vitigno unico, o nel bivitigno, composto da grappa di Cartizze e grappa derivante dal Prosecco. Sono prodotti di prestigio, di gamma superiore. Sostanzialmente non è cambiato granchè, rispetto agli inizi. L’importante è la qualità della vinaccia e della materia prima che si adopera. Solo questo dà un senso alla buona grappa”.
Cento anni da festeggiare non sono pochi, soprattutto se si è contribuito allo sviluppo economico del territorio. Conclude Cesare Brotto: “Tanti grandi marchi erano simboli di Cornuda e si sono spenti. Noi siamo ancora qui, tra le poche vecchie aziende venete che fanno liquori e grappa”.
(Fonte: Cristiana Sparvoli © Qdpnews.it).
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