Conegliano, presentato il progetto che celebra i 50 anni della denominazione. Nardi: “Racconto di generazioni”

Il consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene prosecco Docg ha presentato oggi, venerdì 13 dicembre, un progetto editoriale ambizioso intitolato “Là dove si coltiva la vite. 50 storie intorno al Conegliano Valdobbiadene prosecco superiore Docg“, le radici di una storia del successo.

Nell’aula magna della scuola enologica di Conegliano si sono riunite le eccellenze del territorio insieme alla rappresentanza regionale con Federico Caner che ha portato i saluti del Presidente Luca Zaia.

Nel corso di 50 anni dalla denominazione i viticoltori che da poco hanno visto riconoscere i propri territori come Patrimonio dell’Unesco, hanno affrontato innumerevoli sfide e ne hanno vinte altrettante: di generazione in generazione le colline modellate dalle mani degli “agricoltori eroici” sono state testimoni di storie di gente, di tradizioni e di cultura popolare che finalmente sono state raccolte in un volume che cerca di dare loro una voce.

Il libro “Là dove si coltiva la vite. 50 storie intorno al Conegliano Valdobbiadene prosecco superiore Docg” vuole dare il giusto riconoscimento ai lavoratori che hanno permesso di raggiungere i traguardi di cui ci possiamo fregiare con orgoglio: “Grazie ai nostri viticoltori che hanno messo la passione davanti ad ogni altra cosa, è stata creata un’identità che va oltre al vino, arrivando a considerarlo un prodotto culturale – dichiara il presidente del Consorzio Innocente Nardi – La sinergia con le amministrazioni e le associazioni è stata fondamentale per creare le condizioni volte a innalzare il valore culturale della storia della nostra comunità”.

A ricordare il ruolo dei nonni, padri e figli che hanno saputo proteggere le vigne vincendo ostacoli fisici e non, anche il professor Danilo Gasparini, docente di storia dell’alimentazione all’università di Padova: “Si possono definire 50 anni di miracoli, un periodo costellato da risultati oltre ogni previsione”.

Il racconto si sviluppa attraverso diversi tipi di testimonianze: dalle fotografie d’epoca ai racconti di chi ha vissuto l’intera vita della Denominazione fino alle parole di poeti e scrittori del territorio che lo immortalano in pagine e versi cristallini.

Il risultato è una narrazione, supportata dai contribuiti di accademici esperti, che procede su registri diversi ma che insieme compongono un’unica armonia capace di mettere in luce tutte le potenzialità del territorio.

Presenti all’evento anche Grafiche Antiga con Silvio AntigaLuciano Ferraro, capo redattore del Corriere della Sera e Vasco Boatto, professore ordinario di economia e politica agraria Università di Padova. 

“Questo volume – conclude Nardi – è la prima tappa di un viaggio, di un racconto ancora lungo da scrivere e che siamo certi troverà nuovi narratori nelle generazioni future”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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