Cappella Maggiore, il Marsala incontra le Malvasie: Angelo Costacurta e Sergio Tazzer con la collana “Grado Babo”

“Il Vino si fa storia” è il titolo dell’incontro di ieri sera, giovedì 7 novembre 2019, nel quale a Cappella Maggiore si è parlato di Unità d’Italia dalle Malvasie al Marsala, dai dogi a Garibaldi con il professor Angelo Costacurta, grande esperto internazionale di viticoltura, e il giornalista e scrittore Sergio Tazzer.

Grazie al Comune di Cappella Maggiore e all’associazione “Anziani e Amici”, la sala “A” dietro al municipio ha ospitato la presentazione di una collana dedicata non alla storia del vino ma al “vino che si fa storia” visto che la preziosa bevanda ha da sempre accompagnato l’uomo nel suo cammino nel mondo.

“La collana “Grado Babo” – ha spiegato Sergio Tazzer – unisce la storia alla tecnologia del vino. Siamo partiti con il Marsala, il vino di Garibaldi che piaceva agli inglesi. Io e il professor Angelo Costacurta abbiamo scritto questo libro dopo aver realizzato una specie divertissement sulle Malvasie che, però, era troppo piccolo e sintetico. Cos’è il Grado Babo? Babo von Klosterneuburg insegnava alla scuola di pomologia e viticoltura nel diciannovesimo secolo. Lui inventò questo mostimetro che era lo strumento con cui si misurava il grado zuccherino dei mosti”.

“Da Babo – conclude Tazzer – abbiamo preso il nome per questa collana che inizia proprio con il Marsala che è stato uno dei protagonisti del Risorgimento italiano da Garibaldi, quando arrivò nel 1860 a Marsala, poi con la costruzione dell’Unità d’Italia e “La Marsala” che veniva portata in trincea, nei barilotti, nella Prima guerra mondiale. Poi c’è stato un momento di declino perché si sono inseriti il Marsala all’uovo, il Marsala alla nocciola e tutta una serie di specializzazioni merceologiche che lo hanno mandato nel dimenticatoio, sostituendolo con altri vini“.

Ora, il Marsala, come spiegato dallo stesso Sergio Tazzer, sembra che stia tornando a interessare i consumatori.

“C’è sempre stato un intreccio molto stretto – ha aggiunto il professor Angelo Costacurta – fra la storia delle genti e la storia dei vini, fin dai primordi delle civiltà, soprattutto nel bacino del Mediterraneo. Con questa collana, che inizierà con il Marsala, abbiamo voluto mettere in evidenza alcune di queste storie e alcuni di questi vini“.

“Abbiamo preso il Marsala – conclude il professor Costacurta – perché un po’ è legato al Risorgimento italiano ma anche per cercare di rilanciare questo prodotto eccezionale che è stato per certi aspetti dimenticato e squalificato. Abbiamo pensato anche alla Malvasia, prendendo due vini agli estremi, uno da Venezia e uno da Trapani, per evidenziare un legame che unisce il nord e il sud dell’Italia attraverso la storia dei vini”.

La serata si è conclusa, come si fa nelle migliori occasioni, con una degustazione di Malvasie e Marsala. 

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
Foto e Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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