L’opera dell’acquerellista Feltracco all’asta di beneficenza: l’introspezione artistica che sostiene la medicina

L’ideatore di quest’iniziativa benefica si chiama Felice Feltracco, un conosciuto pittore asolano, un artista che in diversi anni di mestiere ha imparato a raccogliersi nella contemplazione del paesaggio delle colline della Pedemontana per poi riprodurne i soggetti migliori con i suoi acquerelli: un’operazione, quella dell’artista, fatta di tempo e di lavoro, ma anche di isolamento e di ricerca.

La prima spinta è stata data dalla notizia che ha parlato del ritorno in corsia del sindaco Migliorini e da una domanda, che il pittore ha posto a se stesso, “cosa posso fare io per dare una mano ad Asolo?”.

È così che, come altri artisti in giro per il mondo, Feltracco ha deciso di bandire un’asta, mettendo a pegno una delle sue opere predilette, per poi devolvere il compenso all’acquisto di materiale medico, respiratori e strumentazioni da donare agli ospedali della zona.

“Tra sogno e ricordo”, questo il nome dell’opera, è frutto di una ricerca che inizia dal Brenta e finisce nel Piave: l’artista spiega che nell’esamina non viene considerato soltanto il paesaggio in quanto tale ma anche chi ci vive, i personaggi e le loro storie che danno alle colline quella vivacità che realmente le distinguono.

Sfruttando le origini della carriera da scenografo, Feltracco racconta un mondo riprodotto attraverso gli acquerelli che in sé vuole conservare e proporre della speranza.

Questo messaggio, che l’artista avrebbe voluto esprimere assieme al suo gruppo di amatori “Alpe Madre Acquarellisti” ma che per vari motivi ha scelto di portare avanti da solo, ha ricevuto un’ottima risposta dal pubblico asolano: sono state diverse le offerte da parte di volenterosi acquirenti che hanno portato a moltiplicare molte volte la base d’asta, pari a 150 euro, fino al vincitore Giulio Maria Ciffo che ha portato a casa l’opera con una donazione di ben 900 euro.

Sono certo che l’arte abbia delle capacità terapeutiche – afferma l’artista – ma quest’emergenza si lega al fatto che ci ritenevamo invincibili, ma ora, scaraventati nell’introspezione, capiamo che fare una passeggiata nella natura, per esempio, non è così scontato come ci sembrava. Se c’è qualcosa di positivo in quest’evento tragico è che considereremo più alto il valore del tempo e della nostra vita”.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Felice Feltracco).
#Qdpnews.it 

Total
0
Shares
Related Posts