La definizione d’amore per Asolo, questo fine settimana il borgo storico sotto la luce delle lanterne degli “innamorati”

Si tratta di un piccolo evento, dopo dieci anni ormai divenuto una tradizione, che va al di là della giornata di San Valentino e di cui perciò si può parlare anche dopo qualche giorno: come tanti altri, il borgo di Asolo si è attivato per festeggiare la giornata degli innamorati e proprio perché Asolo vanta di esser stato culla di grandi amori, tra le poesie di grandi penne e il passaggio di importanti voci, ha voluto farlo in modo originale e coinvolgente.

Una passeggiata serale a tema variabile, che viene ripetuta ogni anno da dieci anni a questa parte, oltre che in altre giornate, come per esempio alla festa della donna.

Sono stati settanta i partecipanti alla prima serata di venerdì 14 febbraio, replicata poi nella serata di sabato arrivando a un complessivo di 110 visitatori, che sono stati guidati nelle strette viuzze del centro storico per scoprire anche ciò che in una qualunque serata asolana non avrebbero mai potuto notare: i dettagli, le ombre, i panorami nascosti dentro una città che ha fatto innamorare personaggi illustri.

Questi aspetti, tra la narrazione, la storia e l’arte, sono stati raccontati al pubblico con letture e spiegazioni dalla guida Laura Serafin, che ha condotto una passeggiata che dal castello hanno portato il gruppo nei pressi di casa Duse e poi nella via Bembo, che con la chiusura di Via Browning è stata “riscoperta” anche da chi normalmente non ci passava.

La caratteristica più distintiva è la dotazione offerta ai partecipanti: una lanterna, capace di trasportare i presenti a un tempo nel quale l’illuminazione non era completa e mettendo ogni strada, ogni monumento, ogni scorcio sotto una luce più soffusa e romantica.

Un’idea nata dieci anni fa dall’attuale presidente della Pro Loco, Beatrice Bonsembiante e attuata forte di una squadra composta da volontari, assessorato alla cultura del comune ma anche dal supporto dei cittadini, dei commercianti, dei ristoratori e albergati del centro storico.

La volontà espressa dall’evento, testimoniata anche da chi ha partecipato, non è quella di celebrare soltanto le coppie, ma anche gli individui soli e le famiglie: questo perché, citando Bonsembiante “esistono diverse forme d’amore e noi volevamo celebrare quello rivolto nei confronti di questo borgo. Quello stesso amore che si perpetua da secoli passando per Malipiero, Browning e Duse”

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: Pro loco Asolo )
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