Cavalier, uno scrigno di fede e arte

La località di Cavalier è citata fin dalla seconda metà dell’anno 1000. Dell’antica chiesa si hanno testimonianze scritte a partire dal 1342. Cappella della pieve di Chiarano, sarà elevata a parrocchia nella prima metà del XVI secolo. Nel 1510 sarà ospitato in canonica il vescovo con le autorità preposte al riconoscimento dell’apparizione della Madonna a Motta di Livenza.

La chiesa doveva essere al tempo un edificio interamente affrescata con l’altare dedicato a S. Daniele. Nel 1624 viene rifatto il presbiterio con l’apertura di una cappella, mentre ai lati verranno posti due altari, dedicati alla Concezione di Maria Vergine (a destra) e di S. Carlo Borromeo (a sinistra). I lavori proseguirono nei decenni successivi con la costruzione di un campanile, l’aggiunta di un pulpito in pietra d’Istria e modanature in stile barocco a decoro delle pareti laterali, che terminavano con un ciclo di affreschi ritrovati durante i restauri del 1999. Il 28 ottobre 1924 ebbe inizio il grande restauro e ampliamento voluto da don Attilio Maria Gaia, che portò la chiesa a quello che oggi possiamo ammirare.

Nel portale principale troviamo un Cristo Re di Claudio Granzotto (1933). All’esterno testimoniano la sua antichità una stele cimiteriale (1602) e sul campanile un bassorilievo di epoca romana identificabile con San Daniele diacono dell’Ordine dei Benedettini.

Al suo interno spicca il ciclo di affreschi seicenteschi, attribuiti alla Scuola dell’Amalteo o dei Licinio, con Profeti e Apostoli, messi in posizione a richiamare il testo del Credo. La pala del presbiterio è opera di Paulo De Lorenzi e raffigura il titolare San Daniele nella fossa dei leoni.  Sulla colonna di sinistra, a reggere il presbiterio, una bella Santa Lucia del XV secolo viene attribuita ad Andrea Previtali o Scuola del Cima da Conegliano, mentre sul soffitto, disposti sulle lunette, sono raffigurati i Quattro evangelisti con i Dottori della Chiesa. Nella cappella di sinistra, dentro una scultura cementizia che riproduce la Grotta della Madonna di Lourdes, è stata posta una statua di Ferdinando Perathoner (1929), autore anche dei due Angeli ai lati del tabernacolo. Sui due altari laterali si possono ammirare una tela del Sacro Cuore dei fratelli Alinari e Maria con Sant’Anna di Rachele Tognana (1930).Molto curate ed espressive sono le immagini della Via Crucis di Giuseppe Modolo, mentre restano ignoti gli autori delle due tele: Sacra Famiglia ed Ecce Homo, poste sulle pareti laterali. Il fonte battesimale, sormontato da una bella coperta lignea risale al 1563, all’epoca del reverendo Marco Silvio.

In sacrestia si conserva un’antica Madonna della Salute, ascrivibile alla tipologia delle “Madonne vestite”, a cui la comunità è molto devota. Pur essendo nel medesimo comune la chiesa di Cavalier non fu mai dipendente da quella di Gorgo che ha come sua matrice la chiesa di Oderzo. Titolata ai Santi Ippolito e Cassiano e posta lungo il corso del Fiume Monticano, la bella chiesa di Gorgo subì diverse trasformazioni nel tempo inglobando nelle murature del presbiterio la parte più antica che ancora si conserva. Al suo interno opere di Francesco Pittoni, Luigi Cima, Ferdinando de Metz, Jacopo Sansovino.

(Autore: Maria Teresa Tolotto)
(Foto e video: Qdpnews.it)
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