In pochi sanno che nella piccola frazione di Funer di Valdobbiadene, tra le case con le pareti in sassi, si trova una città, una città Lego.
Una realtà coloratissima e curata nei minimi dettagli dal giovane Carlo Rossi che ha fatto della sua grande passione l’oggetto principale dei suoi studi universitari in design della comunicazione.
Carlo sostiene che i Lego siano in grado di comunicare un messaggio, anche di promozione turistica, intercettando tutte le persone che girano il mondo per vedere le varie realtà Lego costruite nelle diverse nazioni.
Alla passione per i mattoncini Lego ha unito la fotografia, scattando delle originalissime foto con alcuni personaggi Lego inseriti nel paesaggio di Valdobbiadene ma anche in altre zone.
Successivamente ha aperto la sua pagina Instagram, garloh_around_the_world, nella quale ha pubblicato i suoi divertentissimi scatti che lo hanno aiutato ad entrare in contatto con la grande “comunità Lego” che organizza manifestazioni ed eventi che sono stati bloccati solo dalla pandemia.
Nella città Lego di Carlo vivono circa 300 “abitanti”, tutti diversi gli uni dagli altri, che provengono anche da epoche storiche differenti: non sarà difficile trovare i centurioni romani al ristorante insieme ai personaggi di Star Wars o una coppia di neo-sposini che passeggia allegramente controllata a vista dagli agenti della polizia.
Oltre ai ristoranti e agli edifici che ospitano le forze dell’ordine, impegnate anche a controllare che la gente rispetti i limiti di velocità nelle arterie stradali sempre affollate, non mancano i parchi pubblici, il carretto del gelato e perfino la ruota panoramica.
Non sappiamo se la pandemia è arrivata anche in questa città ma, battute a parte, a colpire l’osservatore è la ricchezza di particolari che rendono questa città Lego un vero e proprio paese dei balocchi per grandi e piccini.
Intanto, l’associazione “Valdobbiadene NelCuore” si è fatta avanti per chiedere a Carlo di collaborare a qualche progetto, magari per il periodo natalizio, e continuano a crescere le persone che seguono il giovane valdobbiadenese nei social.
“Tre anni fa ho steso la mia tesi di laurea triennale immergendomi nel mondo Lego – spiega Carlo – Da quel momento ho riesumato tutti i pezzi Lego che avevo dalla mia infanzia e sono riuscito a costruire la mia città. Mediamente un set Lego può essere costruito in tre-quattro ore quindi, lavorando senza fermarsi, in una o due giornate si può costruire una città Lego come la mia”.
“Durante il lockdown ho aperto una pagina Instagram dedicata alla Lego Photography – conclude -, dove pubblico degli scatti fotografici inerenti alle Minifigures Lego in situazioni più o meno imbarazzanti e divertenti o in paesaggi naturali del nostro territorio. I Lego possono essere una via alternativa e originale per promuovere l’area in cui viviamo. Non a caso sto collaborando con l’associazione Valdobbiadene NelCuore che mi ha ingaggiato per promuovere le attività commerciali di Valdobbiadene e il nostro territorio”.
Per Carlo Rossi i Lego non sono solo un gioco ma possono essere utili per lo sviluppo di una vera e propria strategia di comunicazione e formazione: per questo a breve parteciperà a un corso che riguarda un metodo di formazione aziendale attraverso l’uso delle mani e dei mattoncini Lego.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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