L’aquilone ha ispirato sommi poeti come Giovanni Pascoli e gruppi musicali come i Nomadi. Ha dominato l’immaginario infantile occidentale per diverse generazioni, soprattutto nella seconda metà del Novecento. Eppure, pochi sono quelli che possiedono il talento innato di farli volare, men che meno di crearli.
Uno di questi è Filippo Gallina, residente nel trevigiano, a Caerano di San Marco. Rinomato per essere uno dei 10 migliori creatori di aquiloni gonfiabili al mondo, Filippo ha appena concluso la sua esperienza a Cervia, tra i migliori aquilonisti d’Italia, ed è pronto ad esibirsi al prossimo Festival Internazionale degli aquiloni, che si terrà tra il 23 e il 27 settembre, sempre a Cervia.
Il suo nome comparirà accanto ad altri 199 aquilonisti, di tutti i tipi, ritenuti i migliori al mondo.
Non è tuttavia la prima volta che il giovane partecipa al Festival Internazionale di Cervia. La sua fama mondiale inizia una decina di anni fa, nel 2008, quando, assieme ai genitori, Filippo decide di assistere proprio a questo Festival.
“Fin da piccolo avevo questa passione per gli aquiloni e i miei fortunatamente l’assecondavano – commenta Filippo – Ricordo che mio papà un giorno mi comprò un aquilone acrobatico, ma non riuscivo a farlo volare. Così un ragazzo mi invitò ad andare ad un raduno di aquilonisti. Da quel giorno ho iniziato a partecipare a tutti i raduni in giro per l’Italia, finché, nel 2008, mi sono recato a quello di Cervia, dove mi sono innamorato degli aquiloni creati dal neozelandese Peter Lynn: erano giganti, tridimensionali, senza le stecche!“.
Quel giorno Filippo stringe amicizia con Peter, proprietario della più grande azienda produttrice di aquiloni nel mondo, con sede in Nuova Zelanda. Il giovane ragazzo comincia allora a brevettare piccoli prototipi di aquiloni (ovverosia di 4 metri circa) e poi, via via, ne crea di più grandi, fino ad approdare alla creazione del fantasma alto venti metri e alla tartaruga gigante (conta 400 m² di tessuto), esposti nei giorni scorsi al Festival di Cervia dei migliori aquilonisti italiani. Oggigiorno è considerato il futuro erede di Peter Lynn.
“Più di un’azienda produttrice di aquiloni mi ha chiesto di poter collaborare e vendere i miei modelli – spiega Filippo -, io ne sono felice ma vorrei rimanessero originali. E poi il mio è un hobby e vorrei che tale rimanesse”.
Certo è che, se non vi fosse una fortissima e mirabile passione, Filippo non arriverebbe a produrre quelle meravigliose creature volanti.
Come confessa a fine intervista, infatti, il giovane coltiva il suo talento di notte, “dopo aver messo mia figlia a letto”, nel suo garage. Qui si ingegna, modella, crea dei piccoli prototipi e, solo in un secondo momento, a distanza di alcuni mesi, se l’invenzione lo convince dà vita ai quegli splendidi ed enormi aquiloni che possiamo mirare nel cielo.
(Fonte: Sara Surian © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Filippo Gallina).
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